Articoli e considerazioni scaturite dalla mia esperienza sul campo.
Spero vi servano d'aiuto nell'iniziare ad intraprendere o nel continuare a percorrere questa magnifica strada.
IL PREZZO DELL'ARTE Questo è un post pubblicato da Giuliano su alcuni social italiani di apicoltura, il giorno 4 gennaio 2018. Abbiamo deciso di inserirlo nella sezione articoli, perché ci è sembrato testimoniare in maniera completa un percorso di vita. Lo staff di Apicoltura Regina d'Italia Ringrazio tutti quelli che stanno apprezzando il lavoro che ho fatto e che sto svolgendo nel campo del miglioramento genetico, riguardante la resistenza delle api mellifere ai parassiti e ai patogeni. Quello che ho fatto in 34 anni di apicoltura, di cui 20 passati a selezionare, è costato tantissimo, in termini di impegno mentale, emotivo, fisico ed economico, portandomi a rinunciare anche, ad altre cose molto importanti. Vi confesso che mi sento un po’ come uno che ha scalato l’Everest da solo, senza ossigeno. Quando iniziai nel 1998 mi prendevano quasi tutti per idiota o sognatore. Migliorare delle api italiane, che non avevano nessuna resistenza, per portarle, attraverso passaggi generazionali, ad averne molta, è stata un’avventura straordinaria e una fatica mostruosa. Oggi non siamo ancora al 100% delle possibilità, ma la differenza dal 1998 ad ora è abissale. Certamente nel campo della selezione deve essere fatto ancora molto e se questo non finisce mai per Madre Natura, tantomeno deve finire per noi. Voglio dire che allevare, anche un solo alveare, è una grossa responsabilità, per le api in genere e per l’intero ecosistema, perché quell’alveare produrrà fuchi, che andranno a fecondare altre regine in un raggio di alcuni chilometri. Dobbiamo renderci tutti conto di questa realtà e da questo comprendere l’importanza del miglioramento genetico. Comprendo chi è scettico e ha dei dubbi su certe possibilità, ognuno ha il diritto di pensare quel che vuole, ma la sperimentazione seria è l’unica arma che può risolvere gli enigmi. Mi dispiace per quella minoranza che mi attacca con ferocia, soprattutto, mi dispiace per loro. Fra questi ci sono persone invidiose, cattive, limitate, o semplicemente individui che cercano notorietà, attaccandosi alla schiena di chi lavora seriamente, un po’ come fanno i parassiti varroa, che si aggrappano alla schiena delle api. Mi auguro che anche Voi vogliate applicare il metodo che sto applicando da tanto tempo, oggi non è più necessario soffrire come ho fatto io per scoprire certe dinamiche fra parassiti, patologie ed api: attualmente abbiamo varie risposte ed alcune certezze. Il metodo di selezione sarà scritto a dovere entro un anno o poco più. Mi scuso in anticipo se non riuscirò a rispondere a tutti, ormai siete moltissimi a seguirmi e le risposte da dare sono molto tecniche, non posso delegare questo compito ad altri. Vi auguro buon lavoro e nuovamente un buon 2018. Livorno, 4/01/2018 Giuliano Stracci
Spero vi servano d'aiuto nell'iniziare ad intraprendere o nel continuare a percorrere questa magnifica strada.
IL PREZZO DELL'ARTE Questo è un post pubblicato da Giuliano su alcuni social italiani di apicoltura, il giorno 4 gennaio 2018. Abbiamo deciso di inserirlo nella sezione articoli, perché ci è sembrato testimoniare in maniera completa un percorso di vita. Lo staff di Apicoltura Regina d'Italia Ringrazio tutti quelli che stanno apprezzando il lavoro che ho fatto e che sto svolgendo nel campo del miglioramento genetico, riguardante la resistenza delle api mellifere ai parassiti e ai patogeni. Quello che ho fatto in 34 anni di apicoltura, di cui 20 passati a selezionare, è costato tantissimo, in termini di impegno mentale, emotivo, fisico ed economico, portandomi a rinunciare anche, ad altre cose molto importanti. Vi confesso che mi sento un po’ come uno che ha scalato l’Everest da solo, senza ossigeno. Quando iniziai nel 1998 mi prendevano quasi tutti per idiota o sognatore. Migliorare delle api italiane, che non avevano nessuna resistenza, per portarle, attraverso passaggi generazionali, ad averne molta, è stata un’avventura straordinaria e una fatica mostruosa. Oggi non siamo ancora al 100% delle possibilità, ma la differenza dal 1998 ad ora è abissale. Certamente nel campo della selezione deve essere fatto ancora molto e se questo non finisce mai per Madre Natura, tantomeno deve finire per noi. Voglio dire che allevare, anche un solo alveare, è una grossa responsabilità, per le api in genere e per l’intero ecosistema, perché quell’alveare produrrà fuchi, che andranno a fecondare altre regine in un raggio di alcuni chilometri. Dobbiamo renderci tutti conto di questa realtà e da questo comprendere l’importanza del miglioramento genetico. Comprendo chi è scettico e ha dei dubbi su certe possibilità, ognuno ha il diritto di pensare quel che vuole, ma la sperimentazione seria è l’unica arma che può risolvere gli enigmi. Mi dispiace per quella minoranza che mi attacca con ferocia, soprattutto, mi dispiace per loro. Fra questi ci sono persone invidiose, cattive, limitate, o semplicemente individui che cercano notorietà, attaccandosi alla schiena di chi lavora seriamente, un po’ come fanno i parassiti varroa, che si aggrappano alla schiena delle api. Mi auguro che anche Voi vogliate applicare il metodo che sto applicando da tanto tempo, oggi non è più necessario soffrire come ho fatto io per scoprire certe dinamiche fra parassiti, patologie ed api: attualmente abbiamo varie risposte ed alcune certezze. Il metodo di selezione sarà scritto a dovere entro un anno o poco più. Mi scuso in anticipo se non riuscirò a rispondere a tutti, ormai siete moltissimi a seguirmi e le risposte da dare sono molto tecniche, non posso delegare questo compito ad altri. Vi auguro buon lavoro e nuovamente un buon 2018. Livorno, 4/01/2018 Giuliano Stracci