IL GROOMING
Oltre al contenuto dei filmati vi devo raccontare un aspetto del comportamento di grooming (spidocchiamento) che ho visto nel settembre 2011, ma che non ho potuto filmare per mancanza di telecamera.
In un pomeriggio assolato di settembre osservavo una delle mie famiglie, quando vidi un paio di api che si agitavano freneticamente sul favo, come se si dovessero grattare un prurito insopportabile, all’improvviso una delle due si è paralizzata di colpo con le ali aperte a croce come se fosse un piccolo aeroplano parcheggiato, allargò contemporaneamente lo spazio tra addome e torace abbassando testa e addome verso il favo e facendo una specie di gobba, così lo spazio si fece più ampio e subito dopo due sorelle che stavano nei paraggi, infilarono il capo fra l’addome e il torace dell’ape che si era bloccata, così rovistarono molto a lungo in quello spazio, tanto che dopo qualche minuto decisi di rimettere il favo nel nido. Francamente avrei voluto urlare e mi sarei ribaltato da fermo per quella visione, non potevo condividere l’esperienza con nessuno e per questo ora ve la sto raccontando con piacere.
La famiglia successivamente si rivelò soltanto mediamente resistente alla varroa, ma non resistente, così raffrontai la visione di quest’ultimo fenomeno con fenomeni simili visti su altre colonie, che si sono rivelate anche in quei casi mediamente resistenti; da questo ho dedotto che sulle famiglie più forti contro i parassiti, è molto difficile vedere certi comportamenti di pulizia, perché avvertono il problema varroa con grande anticipo contenendolo in una percentuale molto bassa.
Oltre al contenuto dei filmati vi devo raccontare un aspetto del comportamento di grooming (spidocchiamento) che ho visto nel settembre 2011, ma che non ho potuto filmare per mancanza di telecamera.
In un pomeriggio assolato di settembre osservavo una delle mie famiglie, quando vidi un paio di api che si agitavano freneticamente sul favo, come se si dovessero grattare un prurito insopportabile, all’improvviso una delle due si è paralizzata di colpo con le ali aperte a croce come se fosse un piccolo aeroplano parcheggiato, allargò contemporaneamente lo spazio tra addome e torace abbassando testa e addome verso il favo e facendo una specie di gobba, così lo spazio si fece più ampio e subito dopo due sorelle che stavano nei paraggi, infilarono il capo fra l’addome e il torace dell’ape che si era bloccata, così rovistarono molto a lungo in quello spazio, tanto che dopo qualche minuto decisi di rimettere il favo nel nido. Francamente avrei voluto urlare e mi sarei ribaltato da fermo per quella visione, non potevo condividere l’esperienza con nessuno e per questo ora ve la sto raccontando con piacere.
La famiglia successivamente si rivelò soltanto mediamente resistente alla varroa, ma non resistente, così raffrontai la visione di quest’ultimo fenomeno con fenomeni simili visti su altre colonie, che si sono rivelate anche in quei casi mediamente resistenti; da questo ho dedotto che sulle famiglie più forti contro i parassiti, è molto difficile vedere certi comportamenti di pulizia, perché avvertono il problema varroa con grande anticipo contenendolo in una percentuale molto bassa.